Come si fa a diventare personal trainer 

Quando si ha la passione per lo sport e l’allenamento, è anche possibile farla diventare una professione, anche nell’insegnamento. Un caso è quello della professione di personal trainer, che negli ultimi anni ha conosciuto una sempre maggior fortuna, frutto anche di una rinnovata consapevolezza della società sull’importanza del benessere e dell’attività sportiva e della ‘moda’ delle palestre che è scoppiata nelle nostre città.

Un personal trainer è quindi una figura professionale vera e propria che ha alle spalle una formazione che avviene in modo diversi, e comunque è riconosciuta: ci sono tante associazioni che uniscono i personal trainer a livello italiano, ma anche diverse offerte formative spesso diversificate per quanto riguarda programmi e durata. Ecco perché c’è un po’ di confusione, quando ci si chiede come si fa a diventare personal trainer, che tipo di corsi bisogna seguire, quali sono i requisiti richiesti e se serve una laurea. Per una professionalità che sia davvero tale, servirebbero delle regole di ingaggio un po’ più precise che ad ora però mancano. Tuttavia, ci sono comunque diversi sentieri per diventare personal trainer. Ce lo racconta Daniele, Personal Trainer di professione (anche a domicilio).

Come si diventa personal trainer?

Esistono due modi per diventare personal trainer, oggi come oggi.

1. Formazione universitaria e specializzazione seguente come trainer.
2. Formazione per mezzo di corsi per diventare personal trainer.

Quale è la via giusta? In realtà non esiste una via corretta: noi possiamo consigliare la formazione triennale universitaria a chi abbia, già da giovane, una vocazione per diventare personal trainer, mentre i corsi sono adatti a chi non vuole frequentare l’università o a chi scegliere di diventare personal trainer da adulto. In entrambi i casi al termine del corso è possibile essere riconosciuti con un attestato come personal trainer professionisti e lavorare nel settore.

Formazione universitaria per personal trainer

Bisogna chiarire sin da subito che non esiste un corso di laurea per formare futuri personal trainer. Se si vuole approfondire la formazione universitaria è possibile, ad esempio, conseguire la laurea in scienze motorie di tre anni, o specialistica di cinque anni, che dà le basi tecniche e pratiche per diventare un istruttore sportivo. Questa formazione non è specifica ma generale, ecco perché dopo aver conseguito la laurea è bene frequentare un corso per diventare personal trainer che sia riconosciuto: in questo modo si avrà un cv di tutto rispetto per cominciare a fare esperienza nel settore.

Diventare personal trainer con i corsi

In alternativa alla laurea è possibile semplicemente frequentare dei corsi di formazione che siano riconosciuti dal CONI o da altri enti pubblici. In questo modo è possibile optare per dei corsi davvero seri e soprattutto che diano accesso ad una certificazione come un attestato di qualifica come personal trainer valido sul territorio nazionale. Abbiamo citato il CONI in quanto si tratta di una fonte attendibile e seria, quindi molto spendibile sul mondo del lavoro: in Italia è possibile trovare tanti corsi riconosciuti dal Ministero o dal CONI in tutte le regioni, che possono avere una durata diversa e che prevedono una formazione specifica pratica e teorica per migliorare le competenze in ambito di training, per formarsi sulle metodologie di allenamento, imparare le nozioni di anatomia, e diverse materie che tornano utili. Inoltre vi consigliamo di optare per un corso che obblighi all’esame finale per avere una garanzia di essere vagliati da professionisti prima di cominciare la professione.

Infine, i corsi accreditati danno anche la possibilità, una volta diventati personal trainer, di iscriversi all’EREPS, Registro Europeo dei Professionisti dell’Esercizio Fisico, un titolo ben spendibile quando si vuole lavorare come trainer sportivi.