I benefici della dieta chetogenica
Al giorno d’oggi si sente spesso parlare di dieta chetogenica, ma c’è molta disinformazione in merito a questo argomento. Accade spesso che i media e le pubblicità diffondano false notizie, accompagnate, in alcuni casi, anche dalla vendita di prodotti che promettono risultati miracolosi in un breve tempo. Per tali motivazioni, prima di intraprendere qualsiasi regime dietetico, sarebbe opportuno consultare un medico o rivolgersi ad un nutrizionista, che saranno in grado di trovare la soluzione più adatta per ciascun individuo.
Un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale per preservare la salute dell’organismo, perché qualora vi fossero degli scompensi per eccesso o per difetto, si potrebbe andare incontro alla malnutrizione.
Ogni organismo necessita dell’apporto di tutti i nutrienti, al fine di poter ricavare il giusto quantitativo di energia per poter svolgere tutte le sue attività quotidiane.
Tuttavia, esistono delle diete particolari che prevedono l’esclusione parziale o, talvolta, totale, di alcune sostanze nutritive dalla propria alimentazione.
All’interno di questa categoria rientra, ad esempio, la dieta chetogenica, che porta allo schieramento di due scuole di pensiero totalmente opposte: coloro che si pongono a favore e coloro che sono contrari.
Essa si basa principalmente sulla riduzione dei carboidrati e sull’aumento del consumo di grassi.
Prima di poter prendere una posizione in merito a tale argomento, occorre conoscere bene di cosa si tratta, capire in cosa consiste e quali sono i benefici della dieta chetogenica. Tutti questi aspetti verranno approfonditi meglio nei paragrafi successivi.
Cos’è la dieta chetogenica?
La dieta chetogenica, si caratterizza, come si può evincere dalla parola stessa, per la produzione di corpi chetonici. Essi sono dei composti normalmente prodotti dall’organismo e circolanti al suo interno in piccole quantità. Vengono filtrati dai reni ed espulsi tramite le urine. Se la loro concentrazione aumenta, però, possono subentrare dei problemi di diversa entità.
Intanto, i corpi chetonici sono tre e sono:
- Acetone
- Acido acetoacetico
- Beta idrossibutirrato
Mentre l’acetone viene smaltito immediatamente attraverso la respirazione, gli altri due, vengono mandati dal fegato al torrente circolatorio perché esso non è in grado di metabolizzarli. Quindi, rimanendo nel sangue, possono determinare reazioni differenti, tra cui la chetosi, determinata appunto da un accumulo di corpi chetonici. Oppure, possono anche determinare degli effetti positivi per l’organismo, di cui parleremo in un paragrafo successivo.
Cosa succede al livello metabolico?
È importante conoscere i meccanismi che stanno alla base del funzionamento dell’organismo, per questo faremo un breve accenno a quello che succede, adottando un regime dietetico chetogenico.
Il corpo umano è una grande macchina che è in grado di funzionare perfettamente, adeguandosi sia ad uno stato post prandiale, così come ad uno stato di digiuno. Quando, però, quest’ultimo è prolungato o quando si segue un’alimentazione scorretta per un lungo tempo, l’organismo inizia ad utilizzare dei metodi alternativi per poter ricavare energia. Normalmente essa viene ricavata a partire dalla degradazione del glucosio, ovvero dai carboidrati. Quando questo viene a mancare, in regimi dietetici particolari, come ad esempio, la dieta chetogenica, il corpo è costretto ad usare un’altra fonte energetica, rappresentata dai lipidi, la cui resa energetica non è sovrapponibile.
Trattandosi, pur sempre di una scelta secondaria che l’organismo è costretto ad utilizzare per poter sopravvivere, alcuni organi potrebbero non mantenere la loro normale funzionalità. Uno di questi è soprattutto il cervello, che consuma un elevata quantità di glucosio al giorno per poter rimanere costantemente attivo, pari a circa 120 g al giorno. Le cellule nervose non sono in grado di trarre energia dalla degradazione degli acidi grassi. Quindi, il glucosio rappresenta un substrato di estrema importanza per l’organismo umano, che non può essere del tutto debellato.
Dunque, una macchina così efficiente come il nostro corpo, non può fare altro che mettere in atto un cosiddetto -piano B alternativo- per poter fronteggiare tali situazioni.
Nonostante ciò, bisogna sempre considerare che attuare un’alimentazione di questo genere, potrebbe comportare dei gravi rischi. In casi più estremi potrebbe sopraggiungere il coma o addirittura la morte. Per questo, si consiglia sempre di evitare di improvvisare diete fai da te, senza consultare gli esperti nel settore, che dovrebbero invece, monitorare tutto il percorso dall’inizio alla fine.
Quali sono i benefici della dieta chetogenica?
Tutto ciò che è stato descritto nei paragrafi precedenti non è stato fatto per creare inutile allarmismo, ma solamente per indurre la popolazione a compiere scelte consapevoli sul proprio modo di vivere e di mangiare.
È importante essere informati sui vantaggi e gli svantaggi di tale dieta, al fine di non farsi cogliere impreparati da eventuali imprevisti.
Una volta fatta questa doverosa premessa, è importante analizzare anche gli aspetti positivi ottenuti tramite l’adozione di una dieta chetogenica, che hanno spinto diverse persone a provarla, ottenendo dei benefici notevoli.
Essa si basa essenzialmente su quattro caratteristiche:
- Poche calorie
- Pochi carboidrati
- Molte proteine
- Molti grassi
Quindi, mettendo in pratica tali principi, l’alimentazione dovrà essere basata sul consumo esclusivo di grassi e oli da condimento, di carne, di pesce, di uova, di formaggi e latticini e di ortaggi. Di contro, dovranno essere evitati i cereali, le patate, i legumi, la frutta, i dolciumi, ecc.
In questo modo, l’organismo potrà trarre diversi vantaggi:
- Facilitare il dimagrimento, ottenuto riducendo l’introito di calorie ed aumentando quello dei grassi, che verranno degradati a scopo energetico. Tale processo avverrà più velocemente, se accompagnato da un aumento del dispendio energetico, mediante un’attività fisica mirata a bruciare il grasso e a limitare il più possibile la perdita di massa muscolare.
- Miglioramento delle prestazioni mentali, utilizzando i chetoni come carburante per il tessuto nervoso che consentiranno di evitare i picchi di zucchero, che compromettono la concentrazione.
- Aumento delle energie durante il giorno per svolgere le funzioni principali dell’organismo.
- Effetto anoressizzante, moderando lo stimolo dell’appetito ed aumentando il senso di sazietà, conseguente allo smaltimento dei grassi, al posto di quello degli zuccheri.
- Riduzione di acne e infiammazioni alla pelle, regalandogli un aspetto migliore e più luminoso, ottenuto tramite un minore apporto di carboidrati, il cui consumo tende a favorire il processo di invecchiamento delle cellule.
- Abbassamento dei livelli di insulina, colesterolo e di trigliceridi, dovuto ad una riduzione del livello di zuccheri nel sangue, che sono conseguenti ad un abbassamento del peso. Da questo, ne trae beneficio anche la pressione sanguigna.
Quindi, dall’adozione di una dieta chetogenica, possono derivare numerosi benefici per l’organismo. Essa viene attuata specialmente in alcune condizioni. Laddove si vuole ottenere un dimagrimento, in situazioni di iperglicemia o di diabete, o nei casi di epilessia, soprattutto nei bambini che non rispondono correttamente alla somministrazione dei farmaci.
Può essere utile anche per rimediare ad alcuni danni provocati dal consumo eccessivo di carboidrati all’interno di una dieta, come succede spesso in casi di obesità.
Inoltre, i risultati sono visibili in poco tempo, grazie alla stimolazione della lipolisi, che agisce come brucia grassi.
Anche se, al contempo, viene sconsigliato per alcune categorie di persone, perché potrebbe avere degli effetti indesiderati. Come ad esempio, la diminuzione dell’efficienza del sistema nervoso e dei muscoli, e contemporaneamente, un inutile affaticamento del fegato e dei reni. Quindi, la dieta chetogenica è sconsigliata per soggetti malnutriti affetti, anche se in passato, da Disturbi del Comportamento Alimentare, per donne gravide, per diabetici o per individui affetti da patologie epatiche o renali.
Oltre a richiedere un attento controllo e monitoraggio da parte degli specialisti, è sconsigliato mantenere un regime dietetico di questo tipo per più di tre settimane. Occorre sempre ricordare che si tratta di una dieta sbilanciata, in cui l’apporto dei tre macro nutrienti, carboidrati, proteine e lipidi, non è in equilibrio. Ognuno di essi svolge delle funzioni specifiche e fondamentali per l’organismo, quindi a lungo andare, potrebbero comparire degli scompensi di varia entità, proporzionati ai livelli di corpi chetonici che si trovano nel torrente ematico.
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