Mascherine chirurgiche ed Ffp2: qual è la differenza
Da più di un anno ormai il nostro Paese, così come tutto il mondo, è preda della pandemia di Covid 19, virus della famiglia dei Coronavirus, con tutto ciò che ne comporta non solo in termini di salute, ma anche in termini economici, psicologici e sociali. Le raccomandazioni portate avanti ormai da tutti gli enti istituzionali (Oms su tutti) per evitare di infettarsi sono più che note: distanziamento sociale (stare a casa o, se si esce per faccende urgenti, tenere la distanza di almeno 1 metro da ogni persona), accurata igiene delle mani con saponi e disinfettanti a base alcolica, utilizzo dei guanti in lattice solo quando necessario e utilizzo delle mascherine. Qual è però la differenza tra una mascherina chirurgica ed una Ffp2? Lo ricordiamo qui insieme allo staff di Mavis che propone una mascherina made in Italy tra le più protettive online.
Mascherine chirurgiche (altruiste)
In commercio si possono trovare diversi tipi di mascherine, che possiedono un livello di protezione variabile. Le mascherine semplici, quelle chirurgiche per intenderci, vengono chiamate anche “altruiste”, poiché servono esclusivamente a non infettare altre persone se si è portatori di qualche virus (Covid-19 compreso). Questo significa che se siamo malati è davvero necessario indossarle, per evitare di contagiare gli altri attraverso lo spargimento involontario di goccioline di saliva (droplets), ma non proteggeremo necessariamente anche noi stessi se anche l’altro non la indossa. Visto che molti sono asintomatici, e spesso non sanno di essere portatori sani del virus, e in caso di esteso contagio, indossare tutti le mascherine, anche se chirurgiche, abbassa comunque il rischio. Le mascherine chirurgiche sono pensate per un uso singolo (usa e getta), e da tenere su solo per poche ore, ma alcune possono essere lavate, sterilizzate e reindossate.
Mascherine con filtro FFP2 e FFP3 (egoiste o intelligenti)
Ricordiamo che è sempre bene acquistare le mascherine presso chi garantisce dei presìdi sanitari controllati.
Nello specifico: per essere realmente sicure devono essere prodotte nel rispetto della norma tecnica UNI EN 14683:2019, la quale indica i requisiti di: resistenza agli schizzi liquidi; traspirabilità; efficienza di filtrazione batterica; pulizia da microbi. Esistono poi le mascherine filtranti, che presentano efficacia maggiore quanto più è alto il numero con cui sono indicate: perciò le Ffp1 sono meno filtranti delle Ffp2 ed Ffp3. Queste ultime (P2 e P3) detengono una capacità filtrante rispettivamente del 92 e del 98% e non solo evitano di contagiare, ma anche di essere contagiati. Mentre le FFP1 vengono definite “egoiste”, perché evitano solo di essere contagiati ma non di contagiare, le FFP2 e P3 vengono chiamate intelligenti.
Anche in questo caso vanno comunque sostituite frequentemente, poiché dopo qualche ora il filtro perde efficacia.
Necessario un utilizzo corretto delle mascherine
Siano esse solo chirurgiche o filtranti, le mascherine devono essere utilizzate in maniera corretta se ci si vuole garantire una protezione adeguata. Ciò vuol dire che occorre indossarle e smaltirle in maniera corretta se non si vogliono ottenere risultati controproducenti. E al loro utilizzo bisogna sempre associare l’adozione delle regole del distanziamento sociale e dei gel disinfettanti a base alcolica. Ad ogni modo, ecco qualche consiglio per utilizzare al meglio le mascherine senza correre rischi. Per prima cosa ci si deve lavare le mani con acqua e sapone (meglio se antibatterico) e poi asciugarle molto bene. Una volta asciutte, occorrerà passare tra le mani un gel disinfettante alcolico. A questo punto si potrà indossare la mascherina, facendo attenzione a prenderla sempre per l’elastico o le fettucce e non lungo la sua estensione. Le mascherine devono inoltre coprire naso e bocca, non solo la bocca! Stesso procedimento quando la si toglie, ma al contrario: prenderle per l’elastico, gettarle via, togliere i guanti e lavare le mani con sapone e gel.
Per il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è a disposizione di chi volesse leggerlo il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità COVID-19 n. 2/2020.
Articoli recenti
- Cos’è e come funziona l’ovodonazione
- Prevenzione dermatologica: perché è importante e quali sono le malattie più comuni della pelle
- Troppo stress ci fa ammalare
- Gestione dello Stress per un Sistema Gastrointestinale Salutare
- Le carrozzine elettriche, più indipendenza per le persone non autosufficienti
- L’ansia: un disturbo che può limitare le nostre attività quotidiane
- Cromoterapia: l’arte dei colori per il tuo benessere totale
- Raddrizzare i Denti Storti Senza l’Apparecchio Fisso
- Dente del giudizio, quando la rimozione diventa urgente
- Riscopri il tuo benessere: il ruolo del fisiatra nel sistema muscolo-scheletrico